giovedì 8 marzo 2012

Verso il Pride campano a Salerno


A maggio la città di Salerno accoglierà il Pride campano 2012. Anche quest’anno, così come negli anni passati, in tutta Italia, le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista lavorano per la diffusione della piattaforma politica e per la partecipazione all’ iniziativa campana ed europea.
“noi siamo assolutamente dentro l’organizzazione del Pride perché riteniamo che i diritti e i diritti di orientamento sessuale, come sono quelli su cui pone l’accento il Pride, sono costitutivi della civiltà di un paese. Non si può accettare l’idea che quando c’è una crisi ci siano dei diritti che vengono lasciati indietro, i diritti si conquistano tutti insieme e quindi noi dentro il Pride ci siamo non come ospiti, ma come forza che lavora per organizzarlo e per farlo riuscire”
dall’intervista di socialredwork a Paolo Ferrero – segretario nazionale del PRC

Il contributo di diffusione e partecipazione che il PRC –Federazione di Salerno porta avanti si concretizza attraverso l’adesione da un lato e l’organizzazione, dall’altro, di  momenti e iniziative pubbliche di discussione e compartecipazione. La prima iniziativa è stata“FamiliAE in genere” il 26 febbraio. Un incontro incentrato sulle famiglie omogenitoriali a cura di Margherita Santo, responsabile provinciale PRC Welfare, con la dott.sa Giuseppina La Delfa presidente nazionale dell’associazione “Le Famiglie Arcobaleno”.

Le iniziative, che il PRC metterà in campo, sono tutte tese a rivendicazioni di libertà contro ogni forma di discriminazione e omofobia. Vogliamo costruire un percorso capace di sostenere le istanze di liberazione della comunità LGBTQI nella rivendicazione di quel diritto di felicità, che appartiene ad ognuna e ognuno di noi, di quella possibilità, che noi tutti dovremmo avere, di poter usufruire di pari diritti.

 Questo significa esprimere una chiara e inequivocabile battaglia di laicità e autodeterminazione, presupposti irrinunciabili di una società moderna, restaurazione di una politica con la P maiuscola che voglia essere nuova e partecipata come spazio politico vivo e stimolante, come luogo di confronto tra le differenze e le conseguenti osmosi. Questo per noi significa esprimere una lotta alle discriminazione che camminano lungo il binario ricco/povero, bianco/nero, sfruttatore/sfruttato, maschio/femmina, il binario della condizione umana come immaginario “etero patriarcale”, che condanna alcune e alcuni alla condizione di subalternità alla struttura capitalistica, altri alla condizione di inferiorità di genere e altri ancora, ad una cultura eterosessuale obbligatoria.

E’ in questo intreccio culturale stereotipato che bisogna creare degli spazi di agire politico, dal basso a sinistra, dove portare avanti una battaglia in nome della difesa e della conquista di vecchi e nuovi diritti sociali e civili, verso la costruzione di una società altra, di una cultura alternativa, strumento di cambiamento ed evoluzione dell’intera collettività. 

Dobbiamo partire dalla nostra società, quella italiana, che non deve essere più fanalino di coda nei processi epocali di trasformazione che investono il mondo intero, ma una società capace di rinnovarsi e ammodernarsi, capace di creare nuove risposte ai bisogni e ai desideri di ciascuno di noi, di trasformare i propri istituti giuridici e valorizzare il portato costituzionale, di trasformare la forma mentis della propria popolazione creando benessere attraverso una forte democratizzazione sociale e culturale, insomma, capace di una vera valorizzazione della vita quotidiana di ciascun soggetto.

Loredana Marino – Segretario della federazione provinciale di Rifondazione Comunista

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