A
maggio la città di Salerno accoglierà il Pride campano 2012. Anche quest’anno, così
come negli anni passati, in tutta Italia, le compagne e i compagni di
Rifondazione Comunista lavorano per la diffusione della piattaforma politica e per
la partecipazione all’ iniziativa campana ed europea.
“noi siamo
assolutamente dentro l’organizzazione del Pride perché riteniamo che i diritti
e i diritti di orientamento sessuale, come sono quelli su cui pone l’accento il
Pride, sono costitutivi della civiltà di un paese. Non si può accettare l’idea
che quando c’è una crisi ci siano dei diritti che vengono lasciati indietro, i
diritti si conquistano tutti insieme e quindi noi dentro il Pride ci siamo non
come ospiti, ma come forza che lavora per organizzarlo e per farlo riuscire”
dall’intervista di socialredwork a Paolo Ferrero – segretario nazionale del PRC
dall’intervista di socialredwork a Paolo Ferrero – segretario nazionale del PRC
Il
contributo di diffusione e partecipazione che il PRC –Federazione di Salerno
porta avanti si concretizza attraverso l’adesione da un lato e l’organizzazione,
dall’altro, di momenti e iniziative
pubbliche di discussione e compartecipazione. La prima iniziativa è stata“FamiliAE
in genere” il 26 febbraio. Un incontro incentrato sulle famiglie omogenitoriali
a cura di Margherita Santo, responsabile provinciale PRC Welfare, con la
dott.sa Giuseppina La Delfa
presidente nazionale dell’associazione “Le Famiglie Arcobaleno”.
Le
iniziative, che il PRC metterà in campo, sono tutte tese a rivendicazioni di
libertà contro ogni forma di discriminazione e omofobia. Vogliamo costruire un
percorso capace di sostenere le istanze di liberazione della comunità LGBTQI
nella rivendicazione di quel diritto di felicità, che appartiene ad ognuna e ognuno di
noi, di quella possibilità, che noi tutti dovremmo avere, di poter usufruire di
pari diritti.
Questo significa esprimere una chiara e
inequivocabile battaglia di laicità e autodeterminazione, presupposti
irrinunciabili di una società moderna, restaurazione di una politica con la P maiuscola che voglia essere
nuova e partecipata come spazio politico vivo e stimolante, come luogo di
confronto tra le differenze e le conseguenti osmosi. Questo per noi significa
esprimere una lotta alle discriminazione che camminano lungo il binario ricco/povero,
bianco/nero, sfruttatore/sfruttato, maschio/femmina, il binario della
condizione umana come immaginario “etero patriarcale”, che condanna alcune e
alcuni alla condizione di subalternità alla struttura capitalistica, altri alla
condizione di inferiorità di genere e altri ancora, ad una cultura
eterosessuale obbligatoria.
E’
in questo intreccio culturale stereotipato che bisogna creare degli spazi di
agire politico, dal basso a sinistra, dove portare avanti una battaglia in nome
della difesa e della conquista di vecchi e nuovi diritti sociali e civili,
verso la costruzione di una società altra, di una cultura alternativa,
strumento di cambiamento ed evoluzione dell’intera collettività.
Dobbiamo
partire dalla nostra società, quella italiana, che non deve essere più fanalino
di coda nei processi epocali di trasformazione che investono il mondo intero,
ma una società capace di rinnovarsi e ammodernarsi, capace di creare nuove
risposte ai bisogni e ai desideri di ciascuno di noi, di trasformare i propri
istituti giuridici e valorizzare il portato costituzionale, di trasformare la forma
mentis della propria popolazione creando benessere attraverso una forte
democratizzazione sociale e culturale, insomma, capace di una vera
valorizzazione della vita quotidiana di ciascun soggetto.
Loredana Marino – Segretario della federazione provinciale di Rifondazione Comunista
Loredana Marino – Segretario della federazione provinciale di Rifondazione Comunista
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