Rilanciamo la nota sull’università
dei Giovani Comunist* Salerno (http://www.facebook.com/notes/giovani-comunisti-e-salerno/il-sistema-universit%C3%A0-destinato-a-cambiare-in-peggio-intanto-alluniverisit%C3%A0-di-s/190115047765898):
La condizione dell* studente/essa oggi giorno sta diventando sempre più precaria e difficile da sostenere per l'università sempre meno accessibile per motivi dovuti all' innalzamento delle tasse continuo, ai tagli alle borse di studio ormai accessibili a pochissimi e in ultimo non per importanza, ai costi alti dei libri di testo e delle immancabili parti speciali (a volte anche due o tre).
La condizione dell* studente/essa oggi giorno sta diventando sempre più precaria e difficile da sostenere per l'università sempre meno accessibile per motivi dovuti all' innalzamento delle tasse continuo, ai tagli alle borse di studio ormai accessibili a pochissimi e in ultimo non per importanza, ai costi alti dei libri di testo e delle immancabili parti speciali (a volte anche due o tre).
Il
neoministro dell'istruzione Profumo oltre ad aver continuato il maloperato
della Gelmini ha proclamato un nuovo riassetto delle università: presto
esisteranno atenei di serie "A" e atenei di serie "B",
indovinate un po' quali università andranno sempre peggio? La risposta ovvia è
orientata sugli atenei del sud. Tale differenziazione sarà accentuata con
l’abolizione del valore legale del titolo di studio,proposta già discussa dal
Consiglio dei ministri/professori tecnici.
Negli
ultimi anni inoltre, il taglio dei fondi al sistema universitario pubblico ha
reso ancora più carenti i servizi che dovrebbero essere messi a disposizione
degli studenti: il sistema bibliotecario ad esempio dovrebbe fornire numerose
copie dei libri di testo e manuali adottati nelle facoltà. Ma spesso tutto
questo non avviene e gli studenti ancora una volta sono costretti a
sostenere ulteriori spese. I docenti, da parte loro, non sembrano per nulla
andare incontro agli studenti, anzi! Basti pensare alle richieste di alcuni docenti
che pretendono l'acquisto di libri originali per poter superare gli esami e che
spesso sono i docenti stessi a svuotare le biblioteche universitarie, prendendo
“in prestito” libri senza mai più restituirli (ebbene sì, quante volte vi è
capitato di andare alla ricerca di “libri fantasma”? Ora sapete da chi andare a
riscuoterli!).
La
nostra attenzione si pone inoltre, sull’odiata distinzione di programmi tra
studenti corsisti e non per cui questi ultimi sono costretti a dover portare
all’esame ulteriore materiale. Diventa dunque, ancor più difficile stare al
passo con i tempi universitari, soprattutto per chi oltre ad essere studente è
anche lavoratore... nella maggior parte dei casi a nero! Ed ecco quindi
che la tanto decantata "meritocrazia" si mostra per quello che è:
strumento di selezione dove solo chi possiede la capacità economica di
fronteggiare tutte le spese necessarie potrà permettersi di ottenere un titolo
di studio spendibile nel mercato del lavoro. Gli studenti-lavoratori non
solo non vengono agevolati ma sono addirittura sottoposti a logiche
discriminatorie (più studio, meno appelli).
Come
non soffermarsi poi, sulle problematiche infinite riguardanti gli orari dei
corsi che spesso coincidono tra di loro, facendo sì che l'unica possibilità di
risolvere tale coincidenza sia il dono dell'ubiquità ed in alcuni casi anche
dello sdoppiamento triplo!
E
ancora...
appelli
d'esame o rari o troppo vicini l'uno con l'altro.
Fine
sessione d'esami che coincide con l'inizio dei corsi senza alcun giorno di
pausa.
Corsi
senza fine dal primo mattino fino al tardo pomeriggio senza previsione di alcun
ora di spacco.
Professori
senza alcuna voglia o intenzione di rispondere alle mail.
Prove
intercorso non corrette proprio o non in tempo.
Sito
in continuo subbuglio.
Disorientamento
delle matricole che non hanno a disposizione alcuna guida (rappresentanti di
facoltà fantasmi).
Probabilmente
saranno problematiche che toccano tutte le Università, ma non credi che questa
sia la descrizione esatta del 'nostro' campus?
Non credi anche tu, studente/essa
dell'università di Salerno, che sia ora di cambiare le cose?
Giovani
comunist* Salerno
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