mercoledì 14 marzo 2012

Università degli studi di salerno (e non solo)


Rilanciamo la nota sull’università dei Giovani Comunist* Salerno (http://www.facebook.com/notes/giovani-comunisti-e-salerno/il-sistema-universit%C3%A0-destinato-a-cambiare-in-peggio-intanto-alluniverisit%C3%A0-di-s/190115047765898):

La condizione dell* studente/essa oggi giorno sta diventando sempre più precaria e difficile da sostenere per l'università sempre meno accessibile per motivi dovuti all' innalzamento delle tasse continuo, ai tagli alle borse di studio ormai accessibili a pochissimi e in ultimo non per importanza, ai costi alti dei libri di testo e delle immancabili parti speciali (a volte anche due o tre).
Il neoministro dell'istruzione Profumo oltre ad aver continuato il maloperato della Gelmini ha proclamato un nuovo riassetto delle università: presto esisteranno atenei di serie "A" e atenei di serie "B", indovinate un po' quali università andranno sempre peggio? La risposta ovvia è orientata sugli atenei del sud. Tale differenziazione sarà accentuata con l’abolizione del valore legale del titolo di studio,proposta già discussa dal Consiglio dei ministri/professori tecnici.

Negli ultimi anni inoltre, il taglio dei fondi al sistema universitario pubblico ha reso ancora più carenti i servizi che dovrebbero essere messi a disposizione degli studenti: il sistema bibliotecario ad esempio dovrebbe fornire numerose copie dei libri di testo e manuali adottati nelle facoltà. Ma spesso tutto questo non avviene e gli studenti ancora una volta  sono costretti a sostenere ulteriori spese. I docenti, da parte loro, non sembrano per nulla andare incontro agli studenti, anzi! Basti pensare alle richieste di alcuni docenti che pretendono l'acquisto di libri originali per poter superare gli esami e che spesso sono i docenti stessi a svuotare le biblioteche universitarie, prendendo “in prestito” libri senza mai più restituirli (ebbene sì, quante volte vi è capitato di andare alla ricerca di “libri fantasma”? Ora sapete da chi andare a riscuoterli!).

La nostra attenzione si pone inoltre, sull’odiata distinzione di programmi tra studenti corsisti e non per cui questi ultimi sono costretti a dover portare all’esame ulteriore materiale. Diventa dunque, ancor più difficile stare al passo con i tempi universitari, soprattutto per chi oltre ad essere studente è anche lavoratore... nella maggior parte dei casi a nero!  Ed ecco quindi che la tanto decantata "meritocrazia" si mostra per quello che è: strumento di selezione dove solo chi possiede la capacità economica di fronteggiare tutte le spese necessarie potrà permettersi di ottenere un titolo di studio spendibile nel mercato del lavoro.  Gli studenti-lavoratori non solo non vengono agevolati ma sono addirittura sottoposti a logiche discriminatorie (più studio, meno appelli).

Come non soffermarsi poi, sulle problematiche infinite riguardanti gli orari dei corsi che spesso coincidono tra di loro, facendo sì che l'unica possibilità di risolvere tale coincidenza sia il dono dell'ubiquità ed in alcuni casi anche dello sdoppiamento triplo!

E ancora...
appelli d'esame o rari o troppo vicini l'uno con l'altro.
Fine sessione d'esami che coincide con l'inizio dei corsi senza alcun giorno di pausa.
Corsi senza fine dal primo mattino fino al tardo pomeriggio senza previsione di alcun ora di spacco.
Professori senza alcuna voglia o intenzione di rispondere alle mail.
Prove intercorso non corrette proprio o non in tempo.  
Sito in continuo subbuglio.
Disorientamento delle matricole che non hanno a disposizione alcuna guida (rappresentanti di facoltà fantasmi).

Probabilmente saranno problematiche che toccano tutte le Università, ma non credi che questa sia la descrizione esatta del 'nostro' campus?
 Non credi anche tu, studente/essa dell'università di Salerno, che sia ora di cambiare le cose?


Giovani comunist* Salerno

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