Nelle ultime
ore sta girando la notizia che un soldato statunitense, appartenente alle forze
NATO di stanza in una base militare in Afghanistan, in preda ad una crisi di
nervi, ha aperto il fuoco su un gruppo di civili causando una decina di morti.
Secondo il Presidente afghano Hamid Karzai e numerosi testimoni la notizia è solo
parzialmente vera.
Dalle testimonianze
della cittadinanza dei due piccoli paesi nel sud della provincia di Kandahar,
un gruppo di soldati NATO ubriachi sono arrivati in paese intorno alle 2:00 e,
ridendo, sono entrati nelle case dei civili massacrando nel giro di poco tempo
16 civili di cui 9 bambini e tre donne. Secondo le testimonianze i soldati,
dopo la strage, hanno cosparso di sostanze chimiche alcuni corpi per poi
bruciarli.
Padri di
famiglia distrutti e vicini di casa terrorizzati raccontano ciò che è accaduto
nella notte fra sabato 10 e domenica 11 marzo. Quando questo massacro finirà
sarà già troppo tardi, dal 2001 le forze di occupazione NATO massacrano i
talebani e la popolazione civile dell’Afghanistan.
Hamid Karzai ha chiesto spiegazioni agli Stati Uniti ed ha commentato il fatto
definendo “omicidio volontario” l’incursione indiscriminata dei soldati NATO.
È questa la democrazia che esportiamo noi occidentali?
È questa la democrazia che esportiamo noi occidentali?
Daniele Procida
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