giovedì 19 aprile 2012

VOGLIAMO TUTTO! Democrazia, reddito di cittadinanza, lavoro.

Il partito della Rifondazione Comunista, insieme ai lavoratori precari della CSTP e i lavoratori ex-isochimica, ha messo in piedi la piattaforma politica per quello che, si spera, sarà finalmente un corteo del primo maggio Salernitano, colorato e partecipato.
Corteo che racchiuderà in se sia tutte le problematiche e le vertenze dei lavoratori salernitani sia tutte le forze per poter cambiare questo stato di cose.

Loredana Marino, segretario provinciale del PRC salernitano, ha dichiarato: “Rifondazione comunista ha scelto di stare con la base, con i lavoratori e le lavoratrici che sono le prime vittime delle riforme ingiuste attuate dalla tecnocrazia del governo Monti”
Oltre ad appoggiare tutte le vertenze in campo si chiederà con forza l’istituzione del reddito di cittadinanza, unico strumento reale a protezione delle fasce più deboli, si ribadirà la necessità di una patrimoniale sui beni immobili oltre un milione di euro e l’istituzione della tobin tax per tassare i grandi speculatori finanziari.

A Salerno da tempo non si vedeva una forte mobilitazione di questo tipo per la festa dei lavoratori. Dalle molte adesioni fin ora ricevute, la prospettiva è quella di una grande mobilitazione cittadina.
Oltre alle sigle proponenti hanno aderito al corteo i COBAS, l’USB e gli idraulici Forestali. In più ci sarà una delegazione dell’irisbus di Avellino
Ognuna di queste realtà  porta con se un bagaglio di problematiche complesse ma che non possono essere superate se ognuno viene lasciato solo.
Usando le parole del presidente del comitato dei precari del CSTP Ernesto Barbera:  “noi siamo un diamante con più facce, un diamante perché siamo duri e preziosi. Vogliamo fare la nostra parte e se la facessero tutti forse sarebbe diverso”

Il movimento che si sta costruendo intorno a questo evento è proprio questo, in gioco ci sono le sorti di molti lavoratori che hanno capito che bisogna unirsi per vincere. Ognuno con le proprie singolarità ma cosciente di far parte di una rete che deve essere salvezza e protezione.
Noi ci saremo per ribadire che il lavoro non è merce ma dignità, non un regalo ma un diritto.

Lorenzo Moscariello 

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