mercoledì 11 aprile 2012

Stamm a per!

Mercoledì 11 aprile Salerno si è bloccata. Dalle 9 del mattino fino alle 14.30 una marea di studenti, lavoratori e, anche, bandiere rosse ha invaso il corso, il lungomare e via Roma. Un corteo colorato che ha chiesto a gran voce un trasporto pubblico efficiente, fianco a fianco ai lavoratori del CSTP che rischiano il posto di lavoro. 

In testa al corteo una bara per annunciare la morte del trasporto pubblico salernitano, in coda un autobus di cartone costruito e portato in spalla da alcuni compagni di Cava dei tirreni, in mezzo un migliaio tra studenti e lavoratori. 


Il corteo, partendo da piazza ferrovia si è prima fermato di fronte la Provincia chiedendo a gran voce le dimissioni di Cirielli, ha poi continuato sostando di fronte il palazzo del Comune urlando, questa volta, contro De Luca, per poi fermarsi definitivamente di fronte la prefettura occupando la piazza antistante.

La protesta è andata avanti per altre due ore, con una assemblea autorganizzata al centro della piazza.
Intanto il prefetto ha accettato di incontrare le sigle sindacali dei lavoratori del CSTP, dopo un po’ è arrivato anche l’assessore Ciccone. 


L’attesa è stata lunga, più di un ora, fino a quando i tre sindacalisti sono usciti annunciando due tavoli, uno tra sindacati e regione, e l’altro tra prefettura e commissari liquidatori.
Il nodo della protesta non è stato sciolto, alla domanda “cosa chiederete a quel tavolo?” i sindacalisti hanno glissato, la tensione dei lavoratori non si è sciolta.


Tra soli due giorni ci sarà la nomina del commissario liquidatore del consorzio e la quasi certezza è che questo servizio non sarà più pubblico ma privatizzato.

Stamattina quelli che hanno sfilato hanno chiesto un “Servizio pubblico e gratuito per tutti” che può sembrare utopico ma centra un punto fondamentale, l’azienda di trasporto cittadino, oltre a vivere, deve restare pubblica proprio perché anche il trasporto è un bene comune.

Lorenzo Moscariello

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