sabato 11 febbraio 2012

L'Europa Nostra (?)


Il nostro sindaco, Vincenzo De Luca, ci ha abituati bene. 
Nell'immaginario  di chi gli dà credito, Salerno è una città “europea”. Meglio, è LA città europea!
Qui  vogliamo solo ricordare un piccolo esempio, dell’usuale modo di muoversi, della nostra amministrazione cittadina:
Da anni si susseguono annunci su Metropolitana, Pista ciclabile e grandi opere di ogni genere.
A parte le luci d’artista (di dubbia utilità e di dubbio gusto) qualche rotatoria, l’avvio di piazza della libertà e il progetto crescent (sui quali ci siamo già espressi, e sui quali continueremo ad esprimerci) a Salerno la norma è l’inattività.

Meglio ancora, è l’attività elettorale.
Alla vigilia di ogni elezione i salernitani sono abituati allo spuntare di cantieri e inaugurazioni di ogni genere che puntualmente si bloccano o scompaiono ad elezioni concluse.
La pista ciclabile è un vecchio progetto. Da una decina di anni si parla di una pista ciclabile che costeggi l’intero lungomare di Salerno, quello che l’amministrazione è riuscita a produrre è una striscia di cemento che costeggia a stento il litorale di torrione.
Questo abbozzo di pista è ormai dissestata e poco curata. Durante la campagna elettorale regionale del 2011 il vicesindaco di salerno Eva Avossa, senza nessuna vergogna, è andata ad inaugurare il rifacimento della segnaletica orizzontale. Le strisce a terra. Nessun nuovo progetto, nessun ampliamento della pista, solo un nastro azzurro da tagliare per un lavoro di manutenzione che, tra l’altro, dovrebbe essere di routine, o almeno lo è nelle città europee tanto care a De Luca. Questa non è altro che propaganda (a basso costo)

Parlando del sindaco, i suoi atteggiamenti sono inaccettabili, una tracotante arroganza che inonda ogni sua parola. Un' arroganza che non si può permettere nessuno, meno che mai un amministratore inetto come De Luca. La sua linea è intransigente e miope, a volte sfocia nel razzismo più becero e nel populismo più disorganizzato.
Il mio voleva essere un piccolissimo esempio della realtà pubblicitaria, direi berlusconiana, che ci tocca subire costantemente. Seguiranno altri esempi, grandi e piccoli, con lo scopo di smascherare fino in fondo questo personaggio e la sua giunta, che impestano da ormai troppo tempo questa bellissima città.

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