Sono state
cinque le opere che hanno allietato la borghesia salernitana, quelli che
rifiutano la “Salerno cafona” e si rinchiudono nelle calde ed ovattate sale del
teatro cittadino nell'anno 2011. Cinque opere che, senza entrare troppo nello specifico dei
conti, sono costate 3 milioni e 285 mila euro.
Fortunatamente la spesa, contrariamente a quello che dice il nostro… beneamato
sindaco, non viene coperta solo ed unicamente dalle riserve auree del Comune.
Purtroppo, adesso, per essere chiari, ci tocca dare i numeri, cercate di
seguirci:
- 278 mila euro vengono dal contributo regionale, e De Luca tempo addietro
tuonò che la Regione Campania non aveva stanziato un euro per il Teatro Verdi… Chiacchiere da bar.
- 160 mila euro vengono dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
- 20 mila dalla Cassa di Risparmio Salernitana.
Sapete questo cosa vuol dire?
Che da Palazzo di Città hanno sborsato la bellezza di 2 milioni 827 mila euro.
Non a caso ancora non abbiamo citato gli incassi del teatro, li volevamo
conservare come ciliegina sulla torta: a vedere le immagini che vengono diffuse
dalla stampa di regime, il massimo cittadino, durante tutta la stagione
teatrale, è sempre stracolmo ed effettivamente si vede un trambusto non
indifferente all’ingresso degli spettacoli.
Ci aspettavamo un incasso non indifferente, invece siamo rimasti scioccati: 515
mila euro…
Questo vuol dire che noi cafoni, noi cittadini di serie B, noi che pur volendo non
ci possiamo permettere il biglietto d’ingresso, abbiamo sborsato la bellezza di
2 milioni 312 mila euro per far sedere un branco maiali in abito da sera sulle
poltroncine di raso del Teatro Verdi, e la cosa divertente è che questi signori
non pagano neanche il biglietto.
Non vogliamo di certo fare i conti in tasca all’orchestra precaria del Teatro
Verdi, però, magari, per quanto bravo ed insostituibile, oltre a far pagare il biglietto, potremmo cominciare ad ipotizzare di non pagare più 35
mila euro ad opera il signor Daniel Oren non credete?
Ma questo è solo un'idea di un gruppo di cafoni... comunisti per giunta.
A voi l’ardua sentenza.
Un appunto solo sul fatto che la foto fa vedere il Teatro Verdi di Trieste!
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