Il
Governo a cavallo della fine dell’anno scolastico, con l’evidente volontà di presentarlo
durante la pausa estiva per evitare le proteste studentesche, sta predisponendo
un “decreto merito” che riguarderà scuola ed università.
Come
il sistema politico, o meglio la struttura del potere, degli ultimi vent’anni
ci ha abituato questa “proposta” verrà estrapolata dal dibattito parlamentare e
dal dibattito pubblico per essere calata dall’alto senza che il popolo
italiano, è soprattutto gli studenti, possano esprimere la loro idea di riforma
della scuola.
Il
decreto non fa che seguire la linea degli ultimi anni, perseverando nel tentativo malriuscito
di scimmiottare il sistema anglosassone, scagliando nel nostro sistema formativo
strumenti come “il migliore studente dell’anno” e le “Olimpiadi del Sapere”. Prendere
degli studenti, spogliarli della loro personalità, attitudini e preferenze e
vestirli dei crediti che durante l’anno sono costretti a raccogliere con corsi
che si presentano come bombe di nozioni, accuratamente svuotati da ogni spunto
di criticità; adornare gli studenti, come manichini, con attestati di
partecipazione e di “migliore studente dell’anno” per metterli in vetrina alla
mercé delle aziende per trasformarli in automi carichi d’informazioni e privi
di personalità di certo non aumenta la meritocrazia nella scuola!
Sulla
falsa riga del modello INVALSI, nuovi strumenti di somministrazione di quiz per
automi vengono inseriti di anno in anno. Il Ministero dell’Istruzione, anziché
stanziare risorse per queste pagliacciate, che tutto fanno tranne far aumentare
la meritocrazia del sistema scolastico, dovrebbero garantire a tutte e tutti le
studentesse e gli studenti, provenienti da ogni angolo del territorio italiano,
gli strumenti necessari per ricevere un’istruzione di qualità, che sia adeguata
agli standard europei, ma getti le basi per un’adeguata formazione di coscienza
e cultura critica e che insegni con l’aiuto della famiglia a vivere in una
società multiculturale, dove differenze economiche, di colore e di provenienza
non rappresentino un pregiudizio all’autodeterminazione dei e delle giovani che
saranno le colonne portanti della società del futuro.
Secondo
le ultime riforme, non sono solo gli studenti a dover diventare automi, anche
gli insegnanti, con classi in soprannumero, personale ausiliario carente,
stipendio da fame, strutture cadenti, attrezzature a dir poco obsolete,
dovrebbero trasformarsi in macchine per la somministrazione di nozioni e test,
non fornire strumenti che sviluppino le capacità di pensiero degli alunni. Ma
di questo nel decreto merito non si parla. Bisognerebbe fornire nuove
attrezzature, ristrutturare i plessi scolastici, ridurre il numero degli alunni
per classe, valorizzare il percorso formativo e le capacità specifiche
acquisite durante gli anni di lavoro in un territorio, smantellare il sistema
di precarizzazione degl’insegnanti e fornire una formazione permanente dei
docenti, dalle materne all’università, che garantisca standard d'insegnamento adeguati
ed al passo con i tempi per gli attori principali del futuro della nostra
società.
Per
concludere ci preme ricordare al Governo Monti che il decreto legge è uno
strumento normativo ideato per garantire rapidità d’azione del Governo stesso
in caso di straordinaria necessità ed urgenza, e non lo strumento naturale per
legiferare come ci hanno abituato i precedenti esecutivi, dunque questo
decreto, come da articolo 77 della Costituzione della Repubblica Italiana,
essendo privo della condizione di “necessità ed urgenza”, se non per evitare le
proteste di studenti e docenti, è anticostituzionale.
Mentre
attendiamo la possibilità di essere rappresentati in parlamento ci chiediamo:
- Cosa fa il parlamento mentre il Governo Monti priva i presunti rappresentanti del popolo italiano del potere legislativo?
- Cosa fanno le opposizioni parlamentari mentre il Governo smantella il sistema formativo italiano che nonostante tutti i problemi rimane uno dei più avanzati al mondo?
- Cosa fa il parlamento mentre il Governo Monti priva i presunti rappresentanti del popolo italiano del potere legislativo?
- Cosa fanno le opposizioni parlamentari mentre il Governo smantella il sistema formativo italiano che nonostante tutti i problemi rimane uno dei più avanzati al mondo?
Daniele
Procida
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